Omosessualità: essere o fare?

Scritto da Laura Testa il 14 giugno , 2009

L’omosessualità è uno degli argomenti relativi alla sessualità che negli ultimi anni sono stati oggetto di moltissimi quesiti, confronti e discussioni. La domanda su che cosa sia l’omosessualità e come si capisca se si è o meno omosessuali viene posta molto spesso e molto spesso rappresenta una preoccupazione per i/le o ragazzi/e in fase adolescenziale che stanno definendo la propria identità adulta compresa la propria identità sessuale. Omosessualità ed eterosessualità sono parole che stanno ad indicare l’orientamento sessuale di una persona (“omo” significa “uguale”, “etero” significa “diverso”), l’orientamento sessuale si struttura insieme alla personalità di un individuo e non si modifica in base a qualche sporadico comportamento.Avere quindi delle esperienze omosessuali ossia con persone dello stesso sesso non significa essere omosessuali. Essere omosessuali vuol dire desiderare stabilmente di costruire e vivere la propria esperienza affettiva e sessuale con una persona dello stesso, a prescindere dai comportamenti che vengono messi in atto.

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Posted in Omosessualità

74 Risposte a “Omosessualità: essere o fare?”
Andrea

Gentile Dottoressa Testa, innanzitutto complimenti per il sito che reputo molto interessante! Poi volevo farle una domanda, alla quale desidereri avere una risposta se possibile… All’età di 20 anni, in seguito ad una triste vicenda personale, per un breve periodo, ho provato attrazione per individui dello stesso sesso, ma quando con il primo ci siamo incontrati, io non me la sono sentita di fare nulla con questa persona che come me era in inbarazzo. Con la seconda persona, conosciuta tramite internet e non di persona, sempre nello stesso periodo, ho instaurato un rapporto quasi di amicizia anche se telefonico e mi è capitato di masturbarmi telefonicamente per questa persona, per circa 5-6 volte e devo dire che inizialmente la cosa era stimolante, ma poco tempo dopo, sia “l’amicizia telefonica”, sia il resto, si sono spente definitivamente e pertanto non ho voluto incontrare questa persona. Premesso che prima di quell’età non avevo mai avuto approcci del genere col mio stesso sesso, ma solo con una ragazza all’età di 13 anni circa e premesso che da quell’episodio io non sono più stato attratto dal mio stesso sesso, ne ho avuto altri approcci, se non quello con una ragazza, dalla quale ero attratto, ma con la quale non ho concretizzato in quanto non le piacevo, secondo lei, in base a quello che le ho raccontato, come pensa che sia la mia sessualità? Mi devo preoccupare, oppure no? Mi dica cosa ne pensa per favore. Grazie.
Andrea

mark

gentile dottoressa, ho un amico che è sempre molto sfuggente. dice di aver avuto poche esperienze, ma di essere bisessuale. lui mi piace molto, ma non riesco a ‘inquadrarlo’… è davvero possibile essere attratti da entrambi i sessi?? in questo periodo sta uscendo con un ragazzo, dice che sono solo amici, ma quando sono assieme a volte si comportano in modo ambiguo… non riesco a capire e non so come comportarmi, vorrei credergli ma a volte penso che il suo sia solo un atteggiamento messo in atto per attirare l’attenzione. cosa ne pensa? grazie

Laura Testa

Ciao Mark, innanzitutto è bene che tu ti chieda se è opportuno tentare di allacciare una relazione con una persona che già ora ti suscita cosi’ tanti dubbi e perplessità.
Detto questo, il tema della bisessualità é attualmente molto dibattuto e ancora su di esso non è stata fatta chiarezza. Molte persone si dichiarano effettivamente bisessuali e nella loro vita hanno intrecciato relazioni amorose (non solo sessuali quindi) sia con uomini che con donne, se si tratti pero’ di vera bisessualità e non di esibizionismo (come tu sospetti) è pero’ possibile saperlo quando ci si relaziona con una persona adulta che è riuscita a fare chiarezza su sè stessa, sui propri desideri e sui propri orientamenti. Ma é davvero questo che ti turba in questo ragazzo?

Laura Testa

Ciao Andrea, leggersi dentro è una delle cose più difficili ed, a volte, dolorose. per poterlo fare è bene quindi cercare di acquisire una certa serenità. La prima cosa da chiarire è quindi come ti sentiresti se capissi di essere omosessuale, da come hai impostato la tua domanda immagino che questo sarebbe per te fonte di dolore e di sconcerto. Se cosi’ fosse la possibilità di comprendere il tuo orientamento sessuale ne risulterebbe oltremodo complicata e turbata. Cerca quindi di procedere lentamente e per gradi: come ti fa sentire l’ipotesi di una tua omosessualità? Se ne hai voglia prova a risponderti e a rispondermi.

Andrea

gentile dott.sa, grazie per avermi risposto. è vero leggersi dentro è una delle cose più difficili. guardi io le posso dire che non sono ancora sicuro del mio orientamento sessuale, ma le posso dire che essere omosessuali secondo me può essere un problema sia per la persona, sia per i familiari, sia per la società. questo si sà. ma a parte questo, non mi sento io omosessuale negli attegiamenti, nel modo di fare ne di comportarmi mi ci sento. mi spiego meglio. in quel periodo in cui ho avuto quegli “approcci” superficiali, mi sentivo confuso su chi fossi, su chi sarei diventato, su cosa avrei fatto della mia vita… avevo perso una persona a me molto cara, che era fino ad allora il mio punto di riferimento. forse l’unico nella mia vita. alcune pesone che ritenevo amiche si sono allontanate da me per paura di starmi vicino immagino… sentivo il desiderio dentro di me di sperimentare cose nuove, sconosciute per me fino a quel momento. per capire chi fossi. anche la mia identità sessuale e personale era confusa. e al momento in cui stavo per decidere (la prima volta di fare qualcosa di “nuovo”, non me la sono sentito). non è scattata in me quella sensazione di piacere per quella persona, che mi permettesse di lasciarmi andare, ne suscitava in me sensazioni erotiche. con la persona con la quale ho avuto una conoscenza telefonica, invece, si è instaurato un rapporto differente. mi confidavo con lui, mi infondeva sicurezza in un periodo in cui mi sentivo un pò smarrito, in una fase di cambiamento e di conoscenza di me. inoltre in quel periodo sentivo il desiderio di avere un rapporto sessuale con qualcuno, vista anche la mia età… e visto che questa persona era omosessuale e che aveva avuto già delle storie, in quanto più grande di me di diversi anni, mi sono lasciato andare con lui, anche se telefonicamente e anche se solo per un breve periodo, mi è stata utile quell’esperienza in quel momento della mia vita. sà ho ricevuto un educazione piuttosto severa e la mia vita sociale era quasi a 0! da quel momento in poi, non ho più avuto esperienze del genere, ne virtuali ne reali. ne ho sentito l esigenza di averne. non me la sono sentito di incontrare questa persona, in quanto stavo bene in quel modo. non volevo una storia ne del sesso con una persona del mio stesso sesso, in quanto non me la sentivo ne prima ne a distanza di qualche mese. ne oggi. da allora ho avuto un approccio con una mia coetanea, basato solo su scambi di effusioni, nulla più in quanto diceva di non sentirsi pronta ed io l ho rispettata. peccato che con questa ragazza ci siamo conosciuti a casa di una conoscente e che poi, le abbia deciso di concentrarsi su altri settori della sua vita, liquidandomi con eleganza. da allora sono single (come da sempre) e sono felice di esserlo. non sento l esigenza di avere una persona al mio fianco oggi. voglio solo concentrarmi sulla mia vita, in quanto sono giovane e volenteroso. :) mi scusi per essermi dilungato forse troppo,ma vorrei sapere sinceramente da lei cosa ne pensa dal psicologa e sessuologa. ah, un altra cosa. non sò se la potrà aiutare nella sua analisi, ma sono figlio unico e ho avuto un padre poco presente quando ero piccolo, ma oggi più presente di ieri e una madre iperansiosa e possessiva nei miei confronti… una buona giornata aspetto sue notizie e grazie ancora!!! :) andrea

Laura Testa

Ciao Andrea, non scusarti per esserti dilungato perchè la chiarezza richiede spiegazioni e le spiegazioni parole. L’analisi che tu fai della situazione in cui ti sei trovato a vivere le tue telefoniche esperienze sessuali indica come la confusione sessuale non facesse che parte di una confusione ben più ampia che ti riguardava più profodamente. Confusione, sconceto e disorientamenti più che “fisiologici” in momenti in cui si vengono a perdere improvvisamente punti di riferimento importanti.
In momenti come questi puo’ capitare di vivere delle esperienze di fatto completamente dissonanti con la propria personalità ed in questo possiamo benissimo ritrovare delle esperienze sessuali. La strada che tu hai scelto, cioè di concentrarti sulla tua vita e sul tuo futuro, è sicuramente quella che puo’ consentirti di riconquistare la serenità perduta con la quale poter leggere dentro te stesso in maniera veramente libera, allora vedrai che la tua sessualità si chiarirà con naturalezza e seplicità.
Come dicono i francesi, bonne route! a presto

andrea

grazie di cuore dott.sa!!! :) non dimenticherò le sue parole. bonne route anche a lei! andrea

Giulia

Gentile dottoressa Testa,non so se sono nell’articolo giusto in quanto sono decisamente omosessuale e non ho dubbi su questo,ma c’è un pensiero che ho in mente da un po’.Vede,io e la mia ragazza siamo distanti e non ci vediamo molto spesso,ma quando ci vediamo nell’intimità ho qualche problema poichè ci metto più tempo che da sola a raggiungere l’orgasmo e spesso per timore di far stancare troppo lei,o le do “una mano” in modo da creare una piacevole complicità in due oppure non lo raggiungo affatto.Non capisco però a cosa sia dovuto questo fatto visto che ci amiamo e molto e non penso derivi da un mio blocco o al non coinvolgimento,anzi!Inoltre se lo raggiungo con lei non è poi così intenso.Che posso fare?Aspetto presto un suo parere e grazie in anticipo.
P.S.In questa sezione si può parlare di tutto inerente all’omosessualità come coming out,rapporto coi genitori ecc. o esclusivamente di dubbi riguardo alla propria identità sessuale?Per sapere se devo cambiare sezione =)

Laura Testa

Ciao Giuia, la sezione è quella giusta perchè in questa area si vuole lasciare spazio a tutti i problemi che possono riguardare l’omosessualità. Nel tuo caso, però, la difficoltà che esprimi può riguardare qualunque coppia, non specificatamente una coppia omosessuale. Per poter inquadrare meglio la tua situazione avrei bisogno di avere qualche elemento in più relativo alla storia della vostra relazione in particolare a partire dalla sua durata. Aspetto la tua risposta. A presto

Giulia

Gentile Dott.ssa innanzitutto grazie per avermi risposto..stiamo insieme da 2 anni e mezzo anche se le possibilità di vederci sono state veramente poche,di breve durata e organizzati di nascosto a causa dei nostri genitori decisamente contrari(è una situazione insopportabile).Non so se forse la mia difficoltà possa essere dovuta al fatto che vedendosi poco possa aver paura di deluderla e di “sprecare” quella rarissima occasione avuta.Un’altra questione che vorrei porle se può darmi qualche consiglio,è come gestire la situazione con i suoi genitori in particolare.Possibile che ci sia un tale rifiuto da parte loro?è come se non fosse più loro figlia,la chiudono in casa senza la possibilità di fare niente,quando l’hanno scoperto le hanno addirittura tolto qualsiasi contatto con l’esterno come cellulare e computer.E questo è solo quello che mi racconta,so per certo che fanno anche di peggio.Che dovremmo fare secondo lei?Da parte mia io non so come posso aiutarla essendo lontane se non supportarla moralmente ma mi sembra di non fare nulla.Vorrebbe andarsene di casa ma non può mantenersi gli studi,io sono minorenne ancora per poco ma ho paura che la situazione con i miei non cambierà e che non potrò andare giù da lei ugualmente.Mi scusi se mi sono dilungata parecchio,ma sono davvero avida di consigli per una situazione che mi sembra senza uscita.Grazie in anticipo per la disponibilità.

Laura Testa

Ciao Giulia, la situazione che la tua ragazza sta vivendo con i suoi genitori è, purtoppo, molto frequente. Un genitore desidera il meglio per il proprio figlio e molto spesso scoprire l’omosessualità di un figlio spaventa e sconcerta perchè si teme per lui/lei e si pensa che la vita che lo/la aspetterà sarà piena di difficoltà, delusioni e problemi insomma una vita infelice. Le reazioni che le persone spaventate, come possono esserlo loro, spesso sono impulsive e poco razionali e possono somigliare molto a quelle che tu descrivi nei genitori della tua amica: proibire, punire, togliere possibilità di contatto, ecc. Tutti interventi che non servono altro che ad amplificare problemi e sofferenze. Occorre molta pazienza, comprensione ed empatia per riuscire a venersi incontro in situazioni di questo tipo. Tu dall’esterno non puoi fare molto se non sostere emotivamente la tua amica ed aiutarla a recuperare un po’ di serenità, cerca di non sollecitarla però a commettere qualche “colpo di testa” (tipo allontanarsi da casa) perchè reazioni di questo tipo ottengono come risultato solo di aumentare il dolore da entrambe le parti.
Non ho capito però cosa intendi quando scrivi “la situazione con i miei non cambierà”, quale è la tua situazione? A presto

Terry

Dott.L. Testa
buona sera,
il mio non so se può chiamarsi problema e non so neanche se questo sia il posto giusto per parlarne. Quello che so è che ho bisogno di parlarne poi, i problemi sono fatti per essere risolti.
Proverò a raccontare, da premettere che mi sento molto in imbarazzo perchè quello che le racconterò qui è astruso, ma accade anche questo nella vita.
Credo di essere omosessuale, sono attratta dalle donne e i miei genitori non lo sanno, ma questo è dovuto dal fatto che per adesso non sono economicamente indipendenta, ma non è detto che non lo farò. Non voglio nascondermi a vita.
Comunque…ho avuto le mie esperienze, le mie storie, i miei innamoramenti, ma da quasi tre anni mi sento legata ad una pesona, del mio stesso sesso. Fin qui tutto normale penserà e invece no.
Questa donna l’ho conosciuta in chat poi la nostra amicizia si è spostata in msn poi l’amicizia è diventata qualcosa di diverso, insomma ci sentiamo attratte l’una dall’altra però….in tre anni non ci siamo mai viste nè sentite al telefono. Lei non vuole, nonostante mi scriva che è molto presa da me, che mi ama.
Il motivo?
Ha subito una violenza sessuale e mi dice che non ha ancora del tutto superato la cosa, mi dice che non vuole tradire le mie aspettative, si sente una handicappata, che ha anche un pò paura di questo amore che sente forte. Non sa spiegarmi come si sente, dice che ha un ordine mentale da seguire, ma non vuole perdermi e mi spiega che ne verrà fuori.
Dottoressa, lo so che penserà che sto fuori di testa, ma io e questa donna ci scriviamo spesso e non voglio perderla, facciamo progetti e le credo, credo alla sincerità delle sue parole. Vorrei soltanto imparare a capire le sue difficoltà e che lei possa fidarsi di me. Sono convinta che potrebbe esserci qualcosa di molto vero tra noi se solo capissi come. Io nonn voglio perderla, mi sono innamorata di lei.
Dott.Testa grazie e mi scusi per questa storia alquanto bizzarra.

Laura Testa

Ciao Terry, voglio innanzitutto sottolineare la frase che hai scritto “I problemi sono fatti per essere risolti”. Mi trovi pienamente d’accordo, purtroppo molte persone temono di affrontare i problemi che la vita ci pone di fronte nascondendo la testa sotto la sabbia (come il noto struzzo,) questo però non fa che dare spazio e respiro alle difficoltà che in quetso modo hanno il tempo per crescere e strutturarsi sino a divenire insormontabili. Parliamo quindi delle cose che ci turbano perchè a volte il solo scrivere aiuta a chiarirsi le idee e a trovate delle soluzioni.
Ma torniamo a te. Il desiderio di rimanere nell’ombra da parte di questa donna sicuramente suscita molte domande e molte perplessità e la connessione tra il trauma della violenza sessuale e il rifiuto di incontrarti sembra labile e si fatica a connetterli tra loro, verò è che questa donna ha un problema ma non te ne vuole parlare se non accennandovi per sommi capi. Se però questo problema è così invalidante e incide così pesantemente sulla vostra relazione lei non può pensare di escludertene completamente in più è estremamente difficile che possa uscirne da sola, dovrebbe farsi aiutare da un esperto in trauma terapia.
Ma tu, cara Terry, cosa provi nei confronti di questo silenzio e di questo segreto?

Terry

Dott.ssa L.Testa la ringrazio per la risposta,
la domanda che mi pone è interessante, infatti ci ho riflettuto e so cosa intende fare. Credo di aver capito dove vuole che io arrivi. Infondo non posso risolvere un problema che non è mio, quello che posso fare è lavorare su ciò che voglio io. Come si dice….non si aiuta chi non vuole essere aiutato. Mi chiede cosa provo nei confronti di questo silenzio e questo segreto. Bene, proverò a risponderla.
Nei confronti del silenzio, del suo silenzio, provo un infinito rispetto e del suo segreto… non credo lo sia, dato che comunque noi ci scriviamo spesso. Sicuramente, come lei dice, non c’è connessione tra la violenza subita e il rifiuto di volermi incontrare, infatti credo che ci sia qualcosa di molto più profondo. La violenza subita le ha creato una “frattura” tra ciò che era e che è, ma non riesce a trovare un punto di unione. Sembra che abbia un problema con se stessa, infatti, come lei dice dott.ssa, non credo sia la violenza in se il problema, è stata in terapia e certe cose le ha superate, dato che lavora stando a contatto con la gente.
Forse bisognerebbe capire cosa voglio io, sono consapevole che le condizioni che lei detta non possono durare in eterno e soprattutto, sono consapevole che non può decidere per me, tenendomi a debita distanza quando io, voglio tuttaltro che starle lontana. Ma allora dott.ssa, perché mi sento meschina se solo pensassi di voltarle le spalle? Perché sento di tradire me stessa, quello in cui credo e sento?
La mia personalità è complessa, lo riconosco. Io mi sento come Edmond Dantès in “il conte di Montecristo”, come Florentino Ariza in “L’amore ai tempi del colera” e come la volpe in “il piccolo principe”. Queste tre personalità, sono ciò che sento e come mi giustifico, quando sono davanti ai miei sentimenti. Non solo nei riguardi dell’amore, ma della vita stessa. C’è bisogno di pazienza, costanza, determinazione, semplicità, coraggio e fede, nell’amore e in tutto ciò a cui do un senso nella mia vita. Perché, dott.ssa, quando penso di mettere alle strette questa donna, quando penso di dover chiudere definitivamente, sento che tradisco ogni mio principio? Tradisco me stessa e ogni mio equilibrio crolla. Perché?

Laura Testa

Ciao Terry, la capcità di introspezione che dimostri mi porta a risponderti con una domanda: sei sicura che la persona che pensi di mettere alle strette sia questa donna misteriosa oppure stiamo più verosimilmente di una parte di te opportunamente proiettata su di lei?

Giulia

Gentile Dottoressa,grazie ancora per avermi risposto.Per situazione con i miei,intendevo dire che la loro è una finta accettazione.Mi spiego meglio:per loro è un tabù,non se ne parla in casa e per quanto li riguarda non dicono niente sul fatto che io e la mia ragazza ci sentiamo purchè non ci vediamo.La prima volta(e unica secondo loro)che sono scesa da lei,speravano in un “ritorno in me stessa” camuffato da “speriamo che tu capisca quello che vuoi”.Dopo che sono tornata alla richiesta di riscendere mi è stato detto “vi siete già viste una volta no?”.Quindi spero che con i miei 18 anni cambi qualcosa,anche se non ne sono poi così sicura.Stasera addirittura ho visto mia madre sbirciare due ragazzi che evidentemente stavano insieme..chissà che abbia finalmente capito che tipo di bar abbiamo sotto casa!comunque,a parte queste mie vicende,avrei un’altra domanda da porle..come sempre.Rimpiangerà di aver aperto questo blog dopo tutti i miei commenti!Peraltro la seguivo anche su Loveline.Comunque,il punto è che fantasticando con la mia ragazza abbiamo parlato di matrimonio e bambini(non in Italia,figuriamoci!)e mi ha molto stupito il suo punto di vista.E’ fermamente contraria a tutto ciò,mi ha detto che ha sempre voluto sposarsi in chiesa,con l’abito bianco cose che,chiesa a parte,sono possibili ma lei collega questi “riti” all’eterosessualità e a una situazione definita da lei “normale”.Dice che “abbiamo fatto questa scelta e dobbiamo accettarne le conseguenze”.Io la vedo come una limitazione del proprio essere e penso che giusto o sbagliato che sia,una scelta bisogna averla mentre ci è sempre stata privata.A volte ho paura che questo suo desiderio e,beh,rifiuto a farlo con me possano portare a un cambiamento nel nostro rapporto o a preferire un rapporto con un ragazzo.Lei cosa ne pensa?è possibile essere gay e rifiutare i propri diritti?grazie in anticipo e scusi ancora se come sempre mi dilungo!

Laura Testa

Ciao Giulia, lo scopo di questo blog è proprio poter intavolare un dialogo diretto con tutti voi, quindi i tuoi commenti e le tue domande, come quelle di tutti coloro che desiderano intervenire, sono più che ben accette, sia che siano 2 o che siano 100.
La domanda che poni è estremamente interessante perchè nasce dall’osservazione di un comportamento che non è infrequente notare. Le persone molto spesso vengono educate alla sessualità attraverso una serie di messaggi non espliciti veicolati da non detti, espressioni del volto, battute e sottointesi. L’omosessualità in questi messaggi viene sempre trattata come una “deviazione” e come espressione di una anormalità che frequentemente viene catalogata come “malattia”. Le persone omosessuali vengono guardate con diffidenza, timore, imbarazzo, repulsione, curiosità e difficilmente con serenità e tranquillità. Anche le persone che si scoprono omosessuali vengono educate a questi pensieri e molto spesso non riescono a staccarsi da essi continuando a ritenere che l’omosessualità sia una condizione patologica e quindi che loro sono dei malati. Ci si trova così nella drammatica condizione di disprezzare sè stessi e, come tu hai osservato, anche di negarsi la possibilità di godere degli stessi diritti di tutti gli altri.

Anna

Buona sera,
una semplice domanda, ma una donna dopo una violenza sessuale può diventare lesbica?

Laura Testa

Ciao Anna, la tua domanda è tutt’altro che semplice perchè implicitamente suggerisce che l’orientamento omosessuale abbia un’origine precisa e nota e che le conseguenze di una violenza sessuale siano sempre le stesse indipendentemente dalla durata, dalla frequenza e dalla modalità con cui avviene la violenza stessa.
In linea generale possiamo dire che esperienze traumatiche (come può essere una violenza sessuale) possono incidere sulla struttura della personalità di un individuo quanto più questa avviene quando la persona è in giovane età. Se vuoi fornirmi qualche informazione in più possiamo proseguire nel nostro ragionamento. a presto

andrea

Salve professoressa.Mi chiamo Andrea, da sempre sono stato attrato dalle ragazze in maniera totale ma ultimamente non so perchè mi sono incominciati a venir in mente pensieri un po “strani”, riguardanti il fisico maschile e il sesso tra uomini.
In giro ad esempio mi soffermo piu di prima a guardare un ragazzo o magari il suo fisico.. e alcune volte che ci penso sento alcuni stimoli strani nella parte “dietro” per intenderci..Il fatto è che da quel momento in poi il tutto sta diventando un ossessione x la paura di essere gay.Ma a me le donne piacciono..e mi attraggono 100 volte di piu!
Non so se puo sembrare stupido ma ti chiedo un aiuto, xke a causa di questa ossesione, non riesco a vivermi bene la vita.Ho anche la ragazza da quasi 4 anni e sono sempre attratto da lei…non vorrei mai che questi pensieri a tutto un tratto sfociassero in qualcosa di concreto constringendomi a lasciarla, dato che la amo piu di ogni altra cosa…grazie Laura

Laura Testa

Ciao Andrea, prima di risponderti avrei bisogno che rispondessi ad una domanda: quanti anni hai?

Andrea

però va a periodi.ci sono giorni che neanche mi vengono in mente ste cose strane…faccio la mia vita tranquillo e basta.sembra una curva ad alti e bassi..che corrisponde al mio umore…grazie laura

Andrea

ciao laura ho 23 anni

Laura Testa

Ciao Andrea, la confusione che descrivi sembra essere molto più pervasiva, cioè sembra che possa non essere limitata solo alla sessualità ma ad un problema di identità più esteso. Il fatto che tu colleghi i tuoi dubbi al tono dell’umore sembra suggerire che gli sbalzi di umore ai quali sei soggetto sia di una notevole intensità, un’intensità tale da portarti a dubitare di alcune parti essenziali di te e in questo senso la tua gioavane età fa sì che tu possa sentirti ancora più destabilizzato e disorientato.
Ci sono altre cose che vorrei sottolinearti, ma prima mi piacerebbe sapere cosa pensi delle cose che ti ho scritto, se ti sembrano attinenti a quello che vivi oppure se pensi non c’entrino nulla.

Andrea

Certo perfettamente..ha perfettamente centrato la questione.
dubito di me stesso, mi sento molte volte nn all’altezza, invidio i ragazzi piu alti e piu muscolosi di me, come se loro rispetto a me fossero “migliori” soprattutto con le ragazze, facendo sovente un paragone tra loro e me. Adesso però, non so come, queste crisi non mi vengono piu..Sono piu tranquillo e sereno..Spero non ritornino..
Grazie Laura per quello che stai facendo..sei un angelo

Laura Testa

Grazie a te Andrea, fatti risentire.

Daniel

Gentile dott.ssa,sono daniel un ragazzo di 24 anni volevo dirle che mi ritrovo in parte con la storia di Andrea, ho attraversato e tutt’ora lo attraverso un periodo della mia vita dove sono arrivato a mettere in discussione tutto diciamo una sorta di “crisi esistenziale” che mi portava ad aver paura della morte provocandomi dei piccoli attacchi di ansia e di conseguenza sbalzi di umore che mi portavano a ricercare inesorabilmente un senso a quello che facevo e di conseguenza la mia posizione in questo mondo sto superando questa fase, di recente però mi ha portato a mettere in discussione anche la mia sessualità da premettere che io sono sempre stato recettivo al sesso femminile anzi diciamo che come vedevo una ragazza attraente andavo “fuori di testa” ora tutto questo si è affievolito molto e sono arrivato a mettere in atto fantasie sessuali sugli uomini quando oppure vedevo ragazzi fisicamente perfetti mi mettevo alla prova per vedere se mi potessero piacere e di conseguenza provare eccitazione e quando avevo una lieve stimolazione tutto queso mi provoca un ansia terribile arrivavo a mettere in atto le fantasie più strane proiettandomi anche in situazione con “trans”.Capisco che come dice Kinsey la sessualità di un individuo nell’arco della vita può avere dei cambiamenti ma io vorrei vivermi la mia sessualità con persone del sesso opposto dalle quali sono stato sempre attratto e mi fa paura il fatto che i miei gusti sessuli possano cambiare nel tempo saluti Daniel

Laura Testa

Salve Daniel, come lei sottolinea un problema di identità può sicuramente causare una confusione così profonda da mettere in dubbio anche il proprio orientamento sessuale.Tenga presnete che Kinsey era uno zoologo ed alcune delle sue ipotesi non sono state validate quindi oggi si tende a considerare l’orientamento sessuale come un tratto stabile delle caratteristiche delle persone (sia esso omosessuale, eterosessuale o bisessuale - quest’ultimo con diverse discussioni aperte). Non abbia paura di fare chiarezza dentro di sè, peggio del non piacersi c’è il non conoscersi perchè porta ad assumere comportamenti ambigui poco costruttivi per sè e per gli altri, ma non si metta nemmeno forzatamente “alla prova” l’istinto sessuale si mostra senza bisogno di grandi incoraggiamenti. Spero di avere di nuovo notizie.

Chiara

Gentile dottoressa Testa, mi chiamo Chiara e ho 30 anni. Sono omosessuale, lo sono sempre stata e, per mia immensa fortuna, ho una vita soddisfacente e una famiglia meravigliosa, che non mi ha mai fatto pesare la mia natura, che ha accettato senza scene madri quello che sono e mi sostiene quotidianamente. Il mio mare in tempesta in questi giorni è un nuovo amore. Nato con una collega, da tre mesi, dopo 9 di conoscenza, che è sposata e ha una bambina. E’ successo tutto come un fulmine a ciel sereno…nessuna delle due se lo aspettava. E nessuna delle due ha fatto nulla per evitarlo. Io uscivo da una storia lunga, che mi succhiato molte energie. Lei viene da un matrimonio ormai spento, fatto di consuetudine e silenzio. Ma entrambe non immaginavamo nulla di quanto è avvenuto negli ultimi mesi. Invece ci siamo innamorate, ed è bellissimo. Quello che mi tormenta ora, che lei ha deciso di non nascondere più le difficoltà del suo matrimonio che reputa ormai finito, è come comportarmi con lei. Come fare a farle sentire sempre il mio supporto, a non lasciarla mai sola, ad assorbire le sue paure e i suoi dubbi, senza rischiare di crollare.
Attendo le sue sempre gentili e ponderate parole. Chiara.

Daniel

Grazie del prezioso chiarimento devo dire che adesso sto riniziando ad essere un pò più tranquillo sulla mia “sessualità” ma solo il tempo credo potrà fare chiarezza ai miei dubbi!

Serena

Salve dottoressa!!Stavo appunto leggendo questo commento di daniel..purtroppo anche io mi trovo nella stessa situazione..avevo un ragazzo che adoravo,ero sicura della di me..e ora non so più se voglio davvero stare con lui, se ho tendenze verso le donne e ci sto male!! Come posso affrontare tutto? Ma se io mi chiedo se mi piacciono le donne e ho fantasie sessuali su esse vuol dire che sono davvero lesbica giusto?la ringrazio anticipatamente

Serena

Salve dottoressa!!Stavo appunto leggendo questo commento di daniel..purtroppo anche io mi trovo nella stessa situazione..avevo un ragazzo che adoravo,ero sicura della di me, volevo un vita con lui..e ora non so più se voglio davvero stare con lui, se ho tendenze verso le donne e ci sto male!! Come posso affrontare tutto? Ma se io mi chiedo se mi piacciono le donne e ho fantasie sessuali su esse vuol dire che sono davvero attratta da loro?Ma è normale farsi queste domande?la ringrazio un saluto

Serena

Salve dottoressa.Ancho io come milioni di giovani sto attraversando 1 periodo di confusione..ho 18 anni e tutto questo è iniziato 2anni fà..sono andata dal mio ragazzo giù in calabria e ho iniziato a kiedermi se ero davv innamorata di lui facevamo progetti sul nostro futuro,sull’andare a convivere ecc..ma appena provavo a pens ke probabilmente non lo amavo incominciavo a piangere,pensando ke il problema fosse realmente lui, ho iniziato a scansare le mi ecrisi e cercare di sare tranquilla..poi pian piano mi resi conto che non ero confusa solo su di lui ma su tutto,incominciavo a farmi domande ‘’sciocche”,e ora mi chiedo se mi piacciono le donne..penso ad atti sessuali con loro..insomma non ci capisco nulla..mi sento male al pensiero che potrei essere diversa..ho continui sbalzi di umore,attacchi di panico,ansia(già ne soffrivo prima ma in modo lieve),ho paura di entrare nei posti kiusi e sentirmi male,ho paura delle malattie che stanno girando in questo periodo..forse sto diventando pazza..non riesco a stare tranquilla non c’è niente che mi distrae,opportunità di lavoro non ce ne sono..vorrei tornasse tutto come prima..ero felice..col mio ragazzo avevo raggiunto tutto quello che volevo..eppure..nn sono mai stata in grado di affrontare i problemi e adesso ancora meno visto che non riesco neanke a identificare un rapporto di amicizia da quello amoroso..mi aiuti! scusi il poema un saluto e la ringrazio anticipatamente

Laura Testa

Ciao Chiara, perchè ritieni di non essere in grado di stare accanto alla persona che ami? Se si sceglie di amare qualcuno è importante sapere che l’amore va alimentato quotidiamente non dimendicandosi mai di dare l’altro per scontato, di conoscerlo fino in fondo e di smettere un giorno di chiedergli “Come stai?” ma soprattutto non smettere mai di fare attenzione alla risposta

Laura Testa

Salve Serena, quello che emerge dalla tua domanda è innazitutto uno grande confusione, devo quindi chiederti di fare un passo indietro e, maniera molto semplice, per favore mi racconti della tua storia d’amore? Quando è iniziata? quando sono iniziati i problemi che cosa era successo esattamente e così via. Fammi sapere

Fra

Salve dottoressa..Sono una ragazza di 23 anni e sono innamorata di una ragazza di 27 anni sposata con un figlio..Io e questa ragazza siamo state insieme quasi un anno..nell’anno della sua maternità non siamo più andate insieme..dopo la nascita lei ha incominciato a scrivermi sms chiedendomi se sono ancora gelosa,cosa provo,se le voglio ancora bene ecc..io gli ho risp che ero sempre la stessa persona di prima..poi un giono mi ha baciato e cosi siamo tornate insieme per quasi due mesi..un giono mi disse che voleva che tra noi due rimanesse una bella amicizia e che voleva chiudere con il passato..poi a giugno lei si è sposata ed è da aprile che non la vedo e che non la sento più..vorrei capire perchè non si fa più sentire e se secondo lei questa persona era davvero innamorata di me e se lo è ancora secondo lei oppure mi vede solo come un’amica..non so che pensare sinceramente….Spero di aver scritto in modo abbastanza capibile..è una storia un pò complicata..Aspetto una sua risposta!!Grazie

Laura Testa

salve Fra, questa ragazza mi sembra molto confusa e molto combattuta tra due diversi aspetti di sè, uno che vuole una vita tranquilla accanto ad un marito ed un figlio ed una che desidera seguire i propri desideri e che non riesce a rinunciarvi del tutto. A mio parere tu ti trovi proprio nel mezzo di un conflitto interiore molto profondo e complesso nel quale rischi, purtroppo, di soffrire molto. Ti sei chiesta come ti senti in questa posizione?

Fra

in questa posizione non mi sento per niente bene,sto soffrendo molto..Primo perchè sono 8 mesi che non la vedo e poi non so più quello che lei prova..Sicuramente preferisco questo suo comportamento piuttosto che averla come amica con la A maiuscola e basta…anche perchè penso che se voleva veramente avere un’amicizia con me come mi ha detto si sarebbe comportata come tale e invece non è cosi..Non capisco perchè mi ha detto che voleva una bella amicizia e chidere col passato e poi sono 8 mesi che non si fa sentire.,..non ci capisco più niente..

Laura Testa

Salve Fra, molti pensano,sbagliando, che sia meno doloroso far credere di avere ancora un legamen, seppur completamente diverso da quello sperato, che non avere alcun legame. L’amicizia non è un surrogato dell’amore se da una persona è l’amore che si desidera offrire un altro tipo di legame non fa che prolungare l’agonia. Spero che tu riesca qunato più velocemente possibile a superare il fallimento di questa relazione.

Fra

quindi secondo lei dovrei lasciare perdere questa storia??

Laura Testa

Cia Fra, non è mai possibile dare indicazioni ad un’altra persona su cosa è meglio faccia nella e della propria vita, la visione di una terza persona serve ad avere qualche elemento in più per decidere, ma la decisione può e deve essere sempre di chi è direttamente coinvolto.

Fra

si si questo lo so..era solo per avere un suo parere..Rinunciare a lei non ci riesco,non voglio perchè è troppo importante per me e poi quello che provo per lei è vero e sincero..sto seguendo il mio cuore..spero di fare la cosa giusta..

Raffo

Ciao Laura, piacere sono Raffo. Vorrei aiuto. Voglio raccontarti una cosa, però prima vorrei dirle quali potrebbero essere secondo me i miei blocchi, dunque: io non ho avuto presenza e affetto dal mio padre, e neanche affetto vero da mia madre, nonnostante fosse diciamo “presente”. Sono stato da piccolo fino ai 20 anni legato ad una confessione religiosa che mi ha trattanuto dall’avere esperienze di amicizia con persone normali (non del culto) e ovviamente di sesso completamente(si aspetta fino al matrimonio). Ho un pene diciamo normale, ma che non mi convince molto, perchè non è grosso come normalmente dovrebbe essere. Mi sento a disagio in palestra, non mi faccio vedere nudo. Ho avuto due cotte belle per delle ragazze ma mai fruttate. Una volta uscito da questa chiesa, cercai esperienze sessuali con ragazzi, ma ne ebbi poche e non belle. Cominciai casualmente a fare escorting, per mantenermi lo studio,vivere senza pesare a mia madrem anzi aiutarla, pagarmi un corso di canto che amo tanto, vivere indipendentemente, ecc… Cosi cominciai a conoscere veramente il sesso, in un’altra maniera. Ho sempre voluto trovare l’amore, una compania per me, una persona che mi amasse,che siimportasse di me. Non ho mai cercato sesso per davvero, volevo affetto. Cosi i pochi ragazzi con cui sono uscito non rispecchiavano i miei gusti estetici, ma speravo in qualcosa loro di profondo. Trovai poi l’amore. Lui sà ciò che faccio come “mestiere”, lo sopporta, conosce i motivi. Ma ne soffre. Io e lui stiamo insieme da un anno e mezzo, e facciamo fatica a fare sesso. Lui non è proprio il tipo di ragazzo che mi atttrae, ma quando si tratta di fare sesso mi sento a disagio, perchè penso a tutta la nostra tenerezza, il nostro amore, il curarci, essere affettuosi, ed il solo pensare di fare sesso con lui, mi sembra una cosa non giusta, che non ci si addice, sporca, che non centra con il nostro amore. Per cui abbiamo avuto picchissimi rapporti. Lui è molto triste, perchè ho cercato di spiegargli e lui l’ha presa come mancanza di attrazione; adesso si sente brutto. Io dott.ssa non so se si tratta veramente di mancaza di attrazione perchè non mo attrae molto lui o perchè veramente non riesco a vedere il sesso fatto con una persona che si ama. Non so quale sia il mio problema. Ora siamo in crisi, sappiamo di stare bene insieme, ma questo fatto che lui pensi che non mi attrae, lo uccide dentro. Lo vedo. Alcuni dicono che è solo amicizia la nostra. Non so, lui prova molto amore per me, ed io per lui. La ringrazio anticipatamente se mi risponderà o mi darà una indicazione. Grazie dott.ssa Laura Testa. Grazie

Laura Testa

Salve Raffo, la situazione che descrivi è molto complessa e ritengo che iniziare a vivere la sessualità scindendola dall’affetto e collegandola ad una necessità economica possa aver influito sul tuo modo di viverla arrivando al punto di crearti della difficoltà nel momento in cui vivere la sessualtà significa mostrare affetto e non guadagnare del denaro.
Penso che una situazione di questo tipo meriti molto più spazio, attenzione e riflessione di quello disponibile sulle pagine di un blog. Il mio consiglio è di rivolgerti ad un professionaista che possa aiutarti a riflettere su te stesso e sulla strada che hai intrapreso per aiutarti a comprenderti meglio e magari a risolvere le difficoltà che incontri nella tua vita privata. Spero di avere ancora tue notizie.

Laura Testa

Ciao Fra, il cuore è bene che abbia sempre una parte importante nella nostra vita, attenzione però a non seguirlo se va nella direzione sbagliata. un caro saluto

Daniel

Salve dott.ssa sono Daniel,
avevo già scritto in precedenza su questo blog riguardo i miei problemi d’identità sessuale sto andando da un Psicoterapeuta per risolverli e anche i miei problemi legati all’ansia e i miei sbalzi d’umore.Lo psicoterapeuta dice che la mia “crisi d’identità” così l’ha definità mi ha portato a liberare dentro di me una sorta omosessualità che prima era latente, da premettere che io non ho mai avuto prima di questa crisi fantasie omoerotiche mi sta capitando di recente di fissarmi o su questo aspetto, da qualche mese precisamente, e qualche volta masturbarmi con queste fantasie.Ci sono giorni in cui non sono presenti queste fantasie altri giorni no oppure giorni che mi fisso di aver paura della “morte” quando svanisce un aspetto torna a farsi presente l’altro non ci capisco più nulla pensavo di andare da una persona che potesse in qualche modo chiarirmi questi aspetti e lui mi sta dicendo che sono orientativamente bi-sessuale la notte non riesco a dormire o mi prende il sonno più tardi e prima di addormentarmi sono perennemente in Ansia forse per paura di fare sogni dove prendono largo le mie fantasie omosessuali, che fino adesso non è successo anzi capita spesso il contrario oppure è successo e non ricordo, insomma non ci capisco più nulla invece di chiarire i miei dubbi ora sono di più aumentati. Mi scusi per la mia prolissità e grazie per avermi “ascoltato” di nuovo ma vorrei che ritornasse tutto come stavo qualche mese prima di queste crisi invece sembra non passare mai questo periodo. Grazia ancora saluti

luca

Gent.ma Laura , sono un poco confuso nel senso che ultimamente provo un inteso piacere emotivo nel assaporare il seme maschile … capisco possa sembrare per lo meno bizzarro ma cosa devo pensare? cosa ne pensi ? Grazie molte e mille sorrisi per te

Laura Testa

Salve Luca, i gusti delle persone sono i più vari, i più singolari ed i più insospettabili che si possano immaginare. Questo vale per tutto, sesso compreso. impossibile solo sulla base di questo elemento definire di che cosa possa trattrasi esattamente. a presto

Laura Testa

Salve Daniel, qualunque aspetto della sua personalità possa emergere dalla terapia lei non smetterà di essere la persona che conosce se non sarà lei a volerlo, la maggiore consapevolezza di sè non trasforma le caratteristiche delle persone ma le rende più padrone di sè. Non abbia paura. buon lavoro

andrea

credo che omosessuali si nasca (teoria biologica) o si possa diventare (teoria psicologica). ma le 2 teorie si incrociano fra loro. credo che in un certo qual modo ci si nasca predisposti. il contesto sociale e familiare ha un peso notevole secondo me. l’accettazione di se stessi a prescindere dai propri gusti o meno è una delle cose più difficili da digerire. per tutti. parlo per esperienza personale. felice 2010 a tutti! e complimenti per il boog dott.sa!!! :)

Laura Testa

grazie mille per i complimenti ma sopratutto per il contributo che ci hai lasciato, è molto importante per me che, anche chi non ha domande da porre, esprima le sue conderazioni. a presto

Daniele

Salve dott.ssa Testa volevo chiederle un informazione è un periodo di tempo che mi capita spesso di fissarmi sul fisico maschile e in particolar modo sui bei fisici quelli scopiti e di fissarmi assai sui genitali maschili provando una leggera eccitazione che poi cerco di tenere a freno al pensiero che io possa avere delle erezioni provocandomi un leggero senso di colpa e di ansia visto che io credo e penso che mi piacciano anche le donne! Pensa che il mio orientamento sessuale stia cambiando? Mi capita spesso di fissarmi sui genitali dei miei compaggni di nuoto e questa cosa sta diventanto quasi un ossessione la notte mi è capitato anche di sognare persone con fisici perfetti e anche persone in rapporti omosessuali crede che io possa essere gay?? grazie in anticipo della sua risposta

andrea

di nulla dott.sa… grazie a lei. l’anno nuovo è cominciato e ho notato che nulla è veramente cambiato in Italia. come mai siamo così indietro rispetto ad alcuni paesi tipo norvegia, svezia, olanda, belgio, germania… dove gli omosessuali e non vivono serenamente la propria sessualità (almeno da quello che dicono e da quello che ho letto)… come mai l’Italia è ancora così omofoba?! sarà la matrice cattolica?! bah. fatto stà che di campagne contro l’omofobia se ne sono fatte in tv dal ministero, ma i risultati sono quelli che sono… ci vogliono delle vere leggi a tutela delle persone discriminate/aggredite!!! non dico i matrimoni e le adozioni, perchè siamo troppo indietro ma almeno la tutela legale assoluta si!!! quante altre persone dovranno morire, quante soffrire, quante reprimersi, quante tacere, ancora prima che qualcuno faccia qualcosa di concreto??? e poi è vero come dicono che in quei paesi gli omosessuali vivono meglio??? glielo chiedo perchè non sono mai stato all’estero e a volte fra il leggere e l’essere realmente c’è un pò di differenza… saluti ;) andrea

Laura Testa

Ciao Andrea, a quali paesi ti riferisci quando chiedi se lì gli omosesuali vivono meglio? Sarebbe proprio interessante se qualcuna delle persone omosessuali che ci legge e che magari vive nei paesi di cui parli desse direttamente la propria testimonianza. grazie a tutti quelli che vorranno intervenire.

Laura Testa

Salve Daniele, l’orientamento sessuale delle persone non cambia nell’arco della vita ma è possibile che emerga con maggiore chiarezza con la crescita durante o successivamente all’adolescenza, in questo senso è importante l’età di una persona per poter comprendere meglio le pulsioni che prova. Quanti anni hai?

Daniele

Salve dott.ssa io ho 25 anni sento parlare molto in tv di persone che si accorgono o cambiano,non so quale sia il termine appropriato, il loro orientamento sessuale tanto che adesso il cambiare sesso o sfoggiare la propria “bisessualità o omosessualità stia diventanto una moda tra le persone dello spettacolo e meno tra le persone comune per via delle discriminzioni! Però non nascondo che questo è un aspetto che un pò mi preoccupa anche perchè ho alcuni sogni ricorrenti di uomini nudi ma sempre con caratteristiche ben definite tipo statuarie e durante la giornata mi capita spesso di avere delle pulsioni sessuali che devo sfogare e mi capita di masturbarmi in maniera frequente!

Eduardo

Salve dottoressa, la seguivo moltissimo a Loveline e quando si è presentato questo problema non ho potuto pensare che a lei, come persona a cui rivolgermi.
Sono un ragazzo omosessuale di 20 anni. Vivo bene la mia omosessualità e sento mio un ruolo sessuale più passivo.
Sto con un ragazzo da 1 anno e non siamo mai riusciti, per colpa mia, ad avere un rapporto completo.
Agli inizi la mia era solo paura del dolore fisico che avrebbe portato la penetrazione, ma ne ero comunque attratto. Ho sempre fantasticato sull’azione, fin da adolescente, lo consideravo come il picco dell’atto sessuale.
Ora le cose sono peggiorate moltissimo, dapprima ho iniziato ad evitare quando il mio ragazzo mi chiedeva se mi sentivo pronto. Sviavo l’attenzione… Poi sono passati dei mesi e, malgrado durante qualche masturbazione io abbia provato a penetrarmi da solo (malgrado io trovi l’uso delle dita repellente e fastidioso), ormai sento un blocco fisico del muscolo e uno mentale. Quando ci penso quasi mi disgusta. Eppure vorrei farlo.
Voglio affrontare e superare questo problema ma accanirmi contro il mio corpo non so se mi porterà alla soluzione.
Mi sembra importante dire che il mio ragazzo non ha esperienze e che durante i primi mesi eravamo riusciti a provarlo e ad un certo punto io ho sentito un dolore troppo forte e ci siamo fermati. Lì è nato il mio blocco fisico.
Mi sembra impossibile, dottoressa, mi viene da pensare che più di una persona su due al mondo viene penetrata e io non sono in grado di sopportare quel male?
Il mio fidanzato è un ragazzo fantastico ed è stato paziente e attento, pur poverino non potendo mai comprendere a fondo il mio blocco. COme non lo comprendo io stesso. Ma ora non ha più fiducia, è solo scoraggiato. Si è arreso a delle “nozze bianche”…
Grazie per la sua pazienza e il suo ascolto. Grazie!
Non so con chi altro parlarne.
Buona giornata :)

Laura Testa

Salve, comprendo la frustrazione e l’ansia che una situazione simile possa creare sia individualmente che in coppia. L’orientamento sessuale però non implica necessarrimanete che sia possibile avere rapprti sessuali. Mi spiego meglio, non tutte le persone eterosessuali riescono ad avere rapporti sessuali a penetrazione vaginale pur essendo desiderose di vivere questa esperienza. La medesima cosa può accadere, come ben sai, alle persone omosessuali che desiderano sperimentare il rapporto anale, desiderare di provarlo non si significa necessariamente poterlo fare e ,infatti, molti omosessuali maschi non sperimentano mai il rapporto anale su di sè. Come tu ben dicevi, forzare il tuo corpo ha poco senso e potrebbe essere psicologicamente ed emotivamente controproducente. Sarebbe importante invece se tu capissi se questo tipo di esperienza sessuale è davvero in linea con il tuo modo di essere e di vivere la sessualità. Nella sessualità tutto è facoltativo e nessun tipo di rapporto sessuale in nessun tipo di relazione può essere considerato necessario o obbligatorio. SE rirtieni che non sia un’esperienza costruttiva per te evitala, con il tuo ragazzo potrete fare altro e, volendoti bene, saprà rispettare i tuoi limiti. Fatti risentire. A presto

Laura Testa

Salve Daniele, di fatto l’orientamento sessuale non si cambia Ciò di cui senti parlate in tv è riferito a persone che decidono di accettare il loro orientamento sessuale e che scelgono di parlarne a tutti utilizzando un mezzo di grande diffusione. Cosa ti preoccupa della situazione che stai vivendo? temi che possa evidenziare una tua omosessualità?

daniele

Si salve dott.ssa, la mia preoccupazione è proprio quella che ha detto lei ovvero la paura che possa uscire dentro di me una parte omosessuale. E devo dire che prima di qualche mese non mi ero mai posto questo “problema”,diciamo che vivo una specie di inquietudine rispetto all’argometo omosessualità. Non ho rapporti sessuali da circa un anno con donne intendo, non ho mai avuto esperieze omoerotiche e mai prima d’ora mi è andata la testa a una mia eventuale omossessualità, di una cosa ne sono certo però sono stato sempre sicuro del mio orientamento sessuale e solo da qualche mese a questa parte che l’ho messo in discussione ma non solo questo diciamo che ho messo in discussione molti aspetti della mia vita tra cui anche la sessualità! Sono anche uno studente di psicologia e forse continuamente mi trovo spesso a scontrarmi con questo tipo di tematiche e questo forse mi porta maggiormente ad avere delle inclinazioni e una maggiore sensibilità su argomenti come la sessualità e l’orientamento sessuale in genere. Però posso dire che le mie paure rispetto alle mie fantasie omossessuali e a una mia parta omosessuale sono periodiche e un po meno frequenti rispetto a prima dove in qualche modo mi facevano stare male e in ansia. Un fantasia che ho spesso che mi da una sorta di eccitamento e quando vedo per esempio ragazzi con gli splip dove non si vede il pene in maniera esplicita però anzi forse vedere un pene non mi fa lo stesso effetto che vederlo nascosto tra gli splip.Cmq al di la delle mie fantasie in genere volevo scusarmi per la mia prolissità augurandole gli auguri di buona pasqua e mie complimenti davvero perchè anche non conoscendola è davvero una persona in gamba e non tutti i grandi professionisti di oggi si mettono a servizio su tematiche così importanti e facendolo soprattutto senza alcuno scopo venale! saluti daniele

andrea

salve dott.sa. mi scusi se le rispondo solo ora… mi riferisco ai paesi cosiddetti gay friendly, ovvero canada, germania, svezia, norvegia, spagna, olanda e belgio dove un omosessuale può sposarsi ed adottare dei figli. dove a pieni diritti civili insomma. qui in Italia siamo un pò “indietro” sul tema omosessualità. forse anche per via di una forte matrice cattolica che domina il nostro paese… sarebbe interessante se qualche italiano/a che fosse stato in questi paesi o che ci viva tuttora, raccontasse la propria esperienza di vita là… saluti :)

Laura Testa

Ciao Andrea, grazie per la risposta. Resto in attesa insieme a te di qualcuno che voglia raccontarci la sua esperienza in questi paesi. Scriveteci

Laura Testa

Ciao Daniele, grazie per gli auguri che, anche se inritardo, ricambio. Conprendo la preoccupazione di scoprire in sè una parte che rimanda un’immagine di noi diversa da quella che ci eravamo costruiti. Conoscersi è però assolutamente essenziale per poter vivere in maniera piena e potersi movere nel mondo con decisione senza essere preda delle proprie paure e dei propri fantasmi. Forse stai scoprendo la tua omosessualità o forse stai semplicemente vivendo un periodo di profonda introspezione che ti porta a mettere in dubbio qualunque cosa di te, anche l’orientamento sessuale. In ogni caso il percorso che stai facendo è importante e costruttivo e ciò che emergerà sarà sicuramente prezioso, in qualsiasi caso. Fammi sapere come stai.

Nicola

Cara dottoressa, non sapendo da dove iniziare comincio da ora. Anche se mi comporto normalmente penso e ripenso a cosa posso fare! il fatto è che provo un’attrazione molto forte per un mio amico che aggiunta all’alcool sfocia in vere e proprie molestie, nonostante mi abbia già fatto capire che non è interessato ad aver nulla con me… ho pensato che forse mi attacco troppo a fatti accaduti diverso tempo fa nei quali lui aveva assunto atteggiamenti ambigui con me, come dimostrazioni di affetto senza particolare motivo. Lui non è omosessuale. io francamente non lo so. ho quasi 24 anni e sono vergine. sono stato sempre molto timido. le uniche due ragazze con i quali sono uscito sono state una a 16 anni ( con la quale non ho proseguito il rapporto perchè ero scemo!) e l’altra quasi l’anno scorso, con la quale non sono riuscito a intraprendere un rapporto sessuale perchè non mi eccitavo abbastanza. Quello che non capisco è che in alcune situazioni con questa ragazza mi eccitavo nonostante fisicamente non mi attraesse… comunque sto divagando, sintomo che i miei dubbi non si fermano a una sola cosa… non so ecco, mi potrebbe dare una mano a fare un pò di chiarezza?

Laura Testa

Ciao Nicola, fare chiarezza non è semplice on line ma possiamo provare. L’orientamento sessuale indirizza non solo l’attrazione fisica ma anche quella emotiva. Ti sei mai innamorato? Di chi?

Nicola

Grazie per la disponibilità dott.sa :) La domanda mi ha spiazzato… non lo so, penso di essere stato innamorato di questo mio amico ma ora la cosa credo sia più un’ossessione… da ragazzino mi piacevano, o comunque sono stato molto fissato con due ragazze, la cosa divertente è che mi erano piaciute prima di incontrarle. sono stato molto affezionato ad alcuni miei amici e se torniamo più indietro c’è stata una ragazzina che mi piaceva molto che mi aveva rifiutato da bambini

Laura Testa

Ciao Nicola, la risposta che hai dato è molto interessante, sembra quasi che la questione sia legata al tema “amori impossibili” e alla tendenza a costruire nella propria mente legami affettivi con persone che non corrispondono per motivi diversi ai propri sentimenti, siao essi uomini o donne. Ti ci ritrovi?

Nicola

Si mi ci ritrovo dottoressa. Lei è geniale

Rosa

Salve Dott.
le scrivo in quanto da qualche giorno abbiamo scoperto in famiglia che un mio caro cugino sostiene di essere omosessuale.
Il ragazzo in questione tanti anni fà è stato da noi adottato, ed ha sempre avuto un carattere molto forte.Personalmente è cresciuto insieme a me come un fratello.
Ultimamente invece ha iniziato ad odiarsi, perdere la sua autostima e la sua vita tende ad essere solo un cumulo di bugie e menzogne.travisa la realtà e travolge gli eventi in maniera logica.
Abbiamo accettato lui e il suo amico ma adesso credo che il problema non sia solo di omosessualità, può indicarmi come procedere?Grazie in anticipo

Laura Testa

Buongiorno, come lei ha ben intuito, la reazione di suo cugino fa pensare ch eil problema non sia tanto l’omosessualità quanto l’accettazione di sè. Sarebbe opportuno che suo gucino intraprendesse un percorso psicoterapeutico per comprendere le motivazioni per la sua bassautostima e per il suo nascondersi dietro alle bugie. Se ha bisogno di ulteriori informazioni non esiti a riscrivermi. A presto.

Eduardo

Buonasera.
Le avevo scritto precedentemente a proposito del mio blocco e le “nozze bianche”.
Le cose non sono cambiate, se non peggiorate.
Sembrava nei mesi precedenti esserci stato un miglioramento ma vago e sottile. Combattono la paura e la volontà, ma l’aver troppa paura è sintomo dunque di scarsa volontà?
Il nostro rapporto, sempre più evoluto, ha trovato moltissime strade alternative al piacere, ma resta come un tabù(che IO ho imposto).
Un qualcosa di cui non si parla.
Lui vorrebbe e ogni tanto ci prova ma ogni volta io mi chiudo a riccio e finiamo per discutere. Mi domanda allora se effettivamente io trovi la penetrazione un’azione eccitante.
La mia risposta è sì.
Questo non dovrebbe bastare per farmi superare il blocco?
Non voglio essere una di quelle persone che per troppa paura non agisce, eppure lo sto facendo. E andando avanti così sto solo facendo star male il mio ragazzo, quando invece lui si è sempre comportato nel migliore dei modi, affrontando benissimo la cosa.
mi sento un po’ perso dottoressa…

giacomo

Buona sera dottoressa, mi chiamo Giacomo ed ho 28 anni.
Le spiego la mia storia: non ho mai avuto dubbi sul mio orientamento sessuale, ho vissuto da solo con situazioni ambigue, giocato a calcio, ma mai avuto pensieri su uomini, anzi è capitato spesso di avere eccitazioni involontarie o polluzioni notturne con pensieri etero. Qualke anno fa in vacanza ho baciato una ragazza e gli amici mi hanno detto che sembrasse un trans, scoppio subito la paura e guardai la ragazza a fondo, ma il fatto di aver bevuto e di non avere la certezza al 100% mi creò una ossessione. iniziò la fobia per l’aids e per i trans. in periodo con problemi in famiglia e bombardamenti televisivi, ogni cosa la facevo mia tipo suina, iniziò l’incubo, la paura di essere gay e di non non essermi mai accorto. la mente mi offuscava e mi imponeva di guardare ragazzi e si presentavano pensieri di tipo omosex, anke passivi. ci fu una folle ricerca in internet di informazioni e rassicurazioni. ormai da 7 mesi sono da uno psicoterapeuta ed quasi tutto sparito; il Dottore dice che si tratta di Disturbo Ossessivo Compulsivo, quindi l’omosessualità è inesistente. in questi periodi ho fatto varie esposizioni ho provato masturbazione con pensieri gay ma non c’è il minimo segno di eccitazione o piacere anzi solo un gesto istintivo di skifo, al contrario pensando alle donne subito erezione e un forte piacere. insomma le volevo chiedere alcune informazioni per una ulteriore conferma: il fatto che sia un’ossessione per tutto il giorno (kiodo fisso) è conferma di d.o.c.? è una stupidaggine che si possa capire il proprio orientamento sessuale in età adulta? è una cosa dell’adolescenza? nelsenso se una persona per 27 anni non ha mai avuto dubbi è impossibile che l’inconscio possa averlo nascosto, no? cioè anche chi lo ammette a se stesso in età avanzata, cmq ha dei dubbi durante l’adolescenza, cioè lo sa non lo accetta. altrimenti non ha senso che sia mai stato confuso, cioè diretto verso una direzione precisa; ciò significherebbe che allora sia un fatto mentale e quindi guaribile, ma non lo è. Un’ultima cosa la masturbazione è un chiaro segno? cioè se istintivamente fin dall’adolescenza mi sono sempre masturbato pensando a donne risucendoci con forte piacere è un altro segno indiscutibile, no? non può essere influenzabile o per lo meno qualke volta, ma non sarei mai riuscito con continuità? lei pensa che sarebbe stato possibile vivere in casa con ragazzi, giocare a calcio, abbracciarsi ma istintivamente trovare attrazione solo per donne ed essere un gay latente? insomma è una stupidaggine quando dicono di scoprire l’omosessualità in età adulta? lo stesso vale per la bisessualità, spesso omosessualità che si nasconde e la trasgressione, non spuntano all’improvviso a 27 anni, no? si figuri io ricordo che alle scuole elementari mi piaceva una compagna. Scusi se il testo è lungo, ma il mio è semplicemente avere una seconda conferma a quella del mio psicoterapeuta, quindi concorda con me in tutto? La ringrazio infinitamente per la sua certa risposta e in ultimo voglio dare un messaggio di fiducia ai ragazzi ke soffrono di d.o.c. di tipo omosex, si può guarire, con molta sofferenza ma io l’ho quasi fatto al 100% e non credere alle stupidaggini sull’omosessualità all’improvviso.
Grazie mille
Giacomo

Laura Testa

Ciao Giacomo, non cercare troppi pareri che rischiano solo di confonderti ulterioriormente rischiando di farti aumentare l’ansia. Hai un terapeuta che ti segue, affidati a lui. A presto

Laura Testa

Ciao, i sintomi sessuali esattamente come tutti gli altri sintomi hanno una funzione ben precisa: proteggono da qualcosa. Per quanto sgradevole e poco desiderabile sia il sintomo ti sta proteggendo da qualcosa che la tua mente considera molto più “pericoloso” dell’assenza di rapporti sessuali. Da che cosa ti proteggi? Tieni presente che la risposta a questa domanda è estramamente complessa e potrebbe necessitare l’aiuto di un buon terapista individuale e di coppia pe rtrovare una risposta. Fammi sapere.

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